ARBATAX. In attesa che il Comune di Tortolì-Arbatax riesca a ottenere altri finanziamenti per interventi nel grande piazzale dei famosi Scogli Rossi, che per ora è ancora uno sterrato, è utile fare il punto sugli ultimi lavori stati effettuati. Rispetto alla sistemazione del piazzale, circa 12 anni fa, da parte dello stesso ente locale, venne indetto un concorso di idee: giunsero decine di progetti da parte di architetti e ingegneri, ma poi non si fece nulla. Negli ultimi tre anni sono stati effettuati, dal Comune, tre previsti interventi (relativi ad altrettanti lotti) di recupero ambientale di aree interessate da attività estrattive dismesse, ovvero la messa in sicurezza del fronte cava. L’ultimo, in ordine di tempo, si è concluso nella primavera dello scorso anno. Si tratta di quello relativo alla regimentazione dei deflussi delle acque sotterranee e superficiali. Per l’intervento, il Comune è stato beneficiario di un finanziamento si 100mila euro dell’assessorato regionale all’Industria. È avvenuto dopo i lavori di messa in sicurezza della cava e anche l’illuminazione delle Rocce rosse.
«Il progetto – è stato spiegato più volte dal sindaco Massimo Cannas – risponde appieno gli obiettivi prefissati dall’amministrazione, consentendo di potere portare avanti iniziative di riqualificazione ambientale sostenibile del piazzale. E ciò alla luce di una reale fruizione non solo giornaliera del sito naturalistico ma anche con l’obiettivo, delle passate stagioni estive, del rilancio turistico della nicchia dedicata agli spettacoli in generale». L’esecutivo comunale punta sul recupero ambientale e messa in sicurezza del fronte di cava (che sovrasta il piazzale degli Scogli rossi) «al fine di arginare il rischio idrogeologico attraverso l’impiego di tecniche di ingegneria naturalistica». E limitando allo stretto necessario interventi ed opere di ingegneria civile. In particolare, nel dettaglio, si tratta di opere idrauliche di regimentazione delle acque piovane attraverso la posa di una tubazione trasversale che corre lungo il piede della scarpata in prossimità del fronte di cava.
«Attraverso opere idrauliche con tecniche di ingegneria naturalistica – ha spiegato a fine primavera 2021 il primo cittadino – si permetterà di arginare il rischio idrogeologico convogliando l’acqua fino al mare. Evitando così che il terreno del piazzale si allaghi quando piove».
Con questo ultimo intervento si va a concludere un progetto più ampio, finanziato dalla Regione al Comune per altri 500 mila euro, che nel lotto 1 e 2 ha riguardato la messa in sicurezza dell’ex cava con la sistemazione di reti paramassi per evitare il distaccamento di rocce. Attraverso opere di ingegneria ambientale «sono stati realizzati dei cuscinetti e inserite diverse essenze arboree e piante». È stata inoltre realizzata, con nuove tecnologie a led, l’illuminazione della parte rocciosa di cava. E anche delle famose Rocce Rosse, con una batteria composta da 12 faretti, che le illumina dalle 18 sino alla mezzanotte.
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