TORTOLÌ. “Viola, non deve essere amore”: così viene denominata l’iniziativa che si terrà nella serata di venerdì 25 in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni unite. L’evento è organizzato da Sardinian People for the Queer revolution Aps e Arbatax profondo blu Asd. Durante gli interventi previsti nel cortile della scuola elementare centrale, non mancherà un commosso ricordo di Mirko Farci, lo studente di 20 anni, ucciso l’11 maggio mentre cercava di proteggere la madre Paola Piras dalla furia assassina. Anche se non parteciperà, la donna sarà con il pensiero e con il cuore con tutti i presenti.
«Il 25 novembre dalle 18.30 – spiegano gli organizzatori – scenderemo in piazza a Tortolì, partendo da piazza Fra Locci e raggiungeremo il cortile della scuola elementare nel viale monsignor Virgilio, con un corteo luminoso contro la violenza maschile sulle donne e le violenze di genere. La manifestazione prende il nome dalla canzone “Viola” di Claudia Aru, e nasce dall’esigenza di portare i sul territorio ogliastrino una maggiore consapevolezza rispetto alle tematiche tanto importanti quanto troppo spesso sottovalutate».
Le due associazioni operanti in Ogliastra, hanno riscontrato più volte la necessità di attuare un’opera di sensibilizzazione su tali tematiche «soprattutto a seguito dei tragici eventi che hanno scosso la nostra comunità e quelli che, tutti i giorni nel mondo, ci ricordano che una società priva di violenze di genere e di violenza maschile sulle donne è ancora molto lontana». Proprio per questo, Sardinian People for the Queer revolution Aps e Arbatax profondo blu scendono in piazza. «Vogliamo sostenere la causa, per noi molto importante – rimarcano – considerato che molte persone delle nostre associazioni subiscono costantemente violenze di genere e che alcune hanno subito in prima persona violenza maschile sulle donne. Abbiamo optato per un corteo luminoso perché la luce è sinonimo di vita, di rinascita e di speranza. Cercheremo di essere la luce in fondo al tunnel della violenza. Vogliamo essere la voce di tutte quelle persone che una voce più non hanno. Creeremo un porto sicuro dove tutte le vittime di violenza, di qualsiasi natura, possano trovare riparo e rifugio». Chiunque voglia aderire, contribuire e sostenere l’evento, può contattare, anche in forma anonima, gli organizzatori tramite la pagina Instagram o Facebook @associazionespqr o su Whatsapp al 338-3929116.
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