NUORO. «Ho appreso della morte in reparto del paziente oncologico ricoverato nella Chirurgia del San Francesco. Questo significa che il servizio dell’hospice è stato interrotto. Ho appreso anche che, tornato in servizio un medico, un altro si è assentato. Si è verificato quello che avevo paventato dopo i proclami di Assl e Ats». L’attacco frontale ai vertici della sanità arriva da Mara Lapia che, dopo le richieste di potenziamento dell’organico e le dichiarazioni di riapertura della struttura da parte di Gesuina Cherchi e del commissario Ats, Massimo Temussi, si era detta scettica sull’immediata soluzione del problema. Sul caso è intervenuto anche il consigliere regionale di Leu, Daniele Cocco. «Credo che occorra avere rispetto per tutti quei pazienti che hanno vissuto l’angoscia di non poter più avere il servizio. Qualcuno dovrà chiedere scusa alle migliaia di politici, amministratori e cittadini sardi che hanno manifestato per l’interruzione dei ricoveri» ha dichiarato il vice presidente della Commissione sanità. «Ancora un annuncio non seguito dai fatti» il commento di Sebastian Cocco, presidente del Consiglio comunale e promotore di un flash mob di fronte alla struttura. In campo anche la minoranza: ieri mattina prima allo Zonchello e poi di fronte alla sede della Assl di via Demurtas c’era la consigliera comunale Lisetta Bidoni con alcuni manifestanti. «Ci è stato detto – ha detto la consigliera -che i nuovi ricoveri passeranno per una valutazione dei pazienti. Vogliamo sapere, a questo proposito, se i medici di famiglia che devono segnalare la necessità delle cure in hospice siano stati avvisati». (g.f.)
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