NUORO. «La situazione ha raggiunto livelli di criticità oramai insostenibile, soprattutto con questa ulteriore settimana di zona rossa che speriamo non si prolunghi oltre. Le imprese stanno chiedendo aiuto, che non è solo fondo perduto, ma la possibilità di riaprire i battenti ed accogliere i clienti rispettando tutto quello che c’è da rispettare, ma non certo continuando con le chiusure forzate». Parole di Gianluca Deriu, direttore dell’Ascom Confcommercio di Nuoro e Ogliastra che ieri ha partecipato alla riunione del comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico presieduta dal prefetto Luca Rotondi insieme con due rappresentanti della Fipe, la federazione dei pubblici esercenti aderenti all’Ascom, il coordinatore regionale Emanuele Frongia e il provinciale Silverio Nanu.
Ii rappresentanti dei Pubblici esercizi del territorio hanno espresso la forte preoccupazione per quanto le normative in generale stiano pregiudicando ogni operatività delle imprese del settore. «I pochi ristori ricevuti – dicono – non hanno avuto alcun effetto e il rischio che molte aziende, al termine di questa zona rossa, rischiano di non riaprire». Durante l’incontro sono stati esposti alcuni dati delle imprese del territorio: nel 2020 nel Nuorese hanno chiuso 108 attività tra bar e ristoranti, con un saldo fortemente negativo tra le nuove iscritte e quelle cessate (-54).
«I controlli sono fondamentali per evitare eccessi nei comportamenti dei singoli – dicono i rappresentanti delle aziende – ma solo con una costante collaborazione tra associazioni di categoria e organi di controllo si possono evitare situazioni che pregiudicano i sacrifici fatti sinora dai più e che sono attenuti rigorosamente alle norme e alle regole di comportamento stabilite dai vari decreti e Dpcm».
Il prefetto e i rappresentanti delle forze dell’ordine presenti hanno ascoltato i problemi della categoria dimostrando sensibilità a quanto esposto, in particolare il prefetto ha preso l’impegno di rappresentare al governo i problemi evidenziati dalla categoria in merito ai ristori e rappresentati in un documento che è stato poi consegnato da Nanu e Frongia. Al termine della riunione è stato richiesto dai componenti il Comitato e dal prefetto a Fipe una collaborazione per quanto riguarda la vendita degli alcolici ai minori che si inquadra in un problema più ampio di disagio giovanile. Confcommercio ha assicurato la massima collaborazione e sensibilizzazione della categoria.
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