NUORO. «Incontrarci a Casa Deledda? Volentieri, ma non è possibile. Gli impegni che ho da sindaco sono davvero tanti, non posso allontanarmi. Mi raggiunga qui». In effetti è un continuo andirivieni, nell’ufficio al primo piano del palazzo civico di via Dante. Per parlare con il sindaco Andrea Soddu bisogna mettersi in coda. «Il lunedì mattina, poi… » sospira appena apre la porta, cortese e sorridente come sempre. «Prego, accomodiamoci». Dalla finestra entra un bel sole caldo. Si intravvede persino uno scorcio del monte Ortobene tanto caro alla scrittrice Premio Nobel finita ancora una volta nel vortice delle polemiche. Grazia non trova pace neppure nel 150° della sua nascita. Le celebrazioni sono più che altro una corsa all’oro.
Il consigliere regionale Roberto Deriu dice (sulla Nuova Sardegna di domenica scorsa) che il Comune di Nuoro non ha presentato richiesta di accesso ai fondi ministeriali previsti per gli Anniversari di interesse nazionale. È vero?
«Non è esattamente così, tant’è che esiste un Comitato ministeriale per le celebrazioni deleddiane presieduto dal nostro scrittore Marcello Fois, che ha una dotazione finanziaria di 100mila euro e che è stato chiesto proprio dal Comune di Nuoro. È il Comune di Nuoro che si è interfacciato con il ministro della Cultura e con il Senato. È vero anche che abbiamo seguito una procedura diversa da quella che era prevista, ma a marzo del 2020, ossia alla scadenza per la presentazione delle domande per l’anno successivo, eravamo in piena pandemia, eravamo impegnanti nell’assistenza alle famiglie in difficoltà… ».
Duemila famiglie assistite dal Comune. Ricordo bene?
«Sì, duemila famiglie nuoresi che avevano bisogno di assistenza materiale, di assistenza psicologica. Con la Protezione civile mobilitata giorno e notte, con il nostro Centro operativo comunale sempre impegnato giorno dopo giorno. La scadenza è perciò slittata, come è slittato tutto. Ma alla fine, comunque, la comunità non ha perso nulla: oggi abbiamo un Comitato ministeriale per le celebrazioni deleddiane… ».
Eppure lo stesso ministero della Cultura aveva prorogato i termini per la presentazione delle domande.
«Sì, è vero, c’è stata una proroga, però era una proroga di pochi mesi. Tant’è che appena ci siamo reinsediati (Soddu, infatit, nel frattempo ha vinto le elezioni comunali per il secondo mandato consecutivo, ndr), abbiamo subito attivato i canali con il ministero e abbiamo ottenuto il risultato che dovevamo ottenere».
Ecco il punto: Deriu dice che questo risultato è arrivato soltanto grazie all’interessamento personale del ministro Dario Franceschini che ha “supplito all’oblio” del Comune di Nuoro.
«Il ministro Franceschini non si muove da solo. Guardi, ho qui le lettere… ».
Il sindaco Soddu si alza e torna con una cartella di lettere.
«Sono lettere con le quali il sindaco di Nuoro sollecita il presidente del Governo Giuseppe Conte, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, il ministro della Ricerca scientifica… il presidente della Commissione Cultura in Senato Riccardo Nencini… chiedevo appunto l’istituzione di un comitato per le celebrazioni deleddiane. Mi sono mosso in prima persona e non mi sembra che nessun altro abbia lavorato per portare soldi al Comune di Nuoro per celebrare il 150° di Grazia Deledda».
Come mai poi c’è stato un moltiplicarsi di Comitati? Come mai la Regione ha destinato i finanziamenti al Comitato provinciale?
«Mettiamola in questi termini: è un bene che tutti si voglia festeggiare Grazia Deledda. Sabato prossimo saremo a Cervia per un gemellaggio. Poi ci saranno appuntamenti a Milano, Monza, Roma, Viareggio… Ma resta un punto fermo: il Comune di Nuoro è sempre stato in prima linea, fin dai tempi del sindaco Pietro Mastino, primi anni Cinquanta, nel ricordare e onorare Grazia Deledda. Il Comune di Nuoro vuole essere protagonista delle celebrazioni deleddiane, e lo sarà con tutto il consiglio comunale, soprattutto lo sarà raccogliendo quello che è il messaggio politico altissimo di Grazia Deledda».
Ossia?
«È il messaggio del futuro. Grazia Deledda è una scrittrice immensa. Ha dimostrato che quando uno si impegna, studia e si applica, può raggiungere qualsiasi obiettivo. Lei aveva una visione della Sardegna. Era una donna visionaria. Così deve essere la Sardegna. Questo è anche il ruolo di Nuoro. E noi non ci preoccupiamo delle risorse, ben vengano le risorse date alla Provincia, le risorse del ministero. Noi collaboreremo con tutti quelli che vogliono festeggiare Grazia Deledda».
Ma è vero che il Comune di Nuoro non ha presentato alcun progetto alla Regione?
«Allora. Noi abbiamo elaborato un progetto che è stato finanziato dalla Fondazione di Sardegna con 100mila euro per iniziare già da questa estate con i festeggiamenti, così come abbiamo fatto. Dopodiché abbiamo interloquito con la Regione affinché non solo il Comune di Nuoro ma tutto il sistema della autonomie locali avesse finanziati i progetti su Grazia Deledda. Purtroppo però non abbiamo ricevuto le risposte che ci aspettavamo. Ma noi la festeggeremo comunque, puntando soprattutto sui giovani, sui bambini».
Un messaggio per la scuola? Per le nuove generazioni?
«Questa è la vera missione. Parlare del ruolo della donna, del ruolo degli umili, gli eroi di Grazia Deledda. Trasmettere la sua visione contro l’emarginazione, la sua visione per lo sviluppo sostenibile, per la tutela dell’ambiente. Allora sì che faremo un bel servizio a Grazia Deledda».
Un impegno solenne… a proposito: Roberto Deriu l’accusa di non aver onorato l’impegno preso per la Fondazione Biblioteca Satta e UniNuoro davanti all’assessore Filippo Spanu, all’amministratore della Provincia Costantino Tidu e all’allora vice sindaco Sebastian Cocco…
«Guardi, io mi occupo di politica, non mi occupo di caminetti. È vero che l’accordo l’avevamo trovato nel 2018, giunta Pigliaru, con ruoli paritari di Regione, Provincia e Comune. Mancava solo la firma davanti al notaio. Poi è intervenuta la nuova amministrazione regionale che ha smontato tutto, con una Fondazione verticistica, disattendendo completamente quello che era l’impegno iniziale. Nella trasversalità della Regione è avvenuta una cosa gravissima, solo nei confronti del Comune di Nuoro e di nessun altro Comune della Sardegna, Olbia, Alghero, Igliesias, Oristano… È opera della maggioranza con qualcuno della minoranza, o meglio: di qualcuno della minoranza con la maggioranza».
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