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Lanusei, ospedale: ora rischia di chiudere il punto nascita – Pescheria di via Tirso – Tortolì

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LANUSEI. L’emergenza è da codice rosso: dopo la chiusura di Pediatria e Cardiologia a brevissimo sarà la volta del punto nascita. L’allarme, lanciato da Marco Dei e Fabio Narducci, responsabili di Ostetricia e Pediatria del Nostra signora della Mercede, che hanno detto di non poter più garantire la sicurezza durante il parto, è risuonato forte e chiaro nell’aula consiliare di Lanusei. Qui i sindaci ogliastrini si sono presentati in fascia tricolore per partecipare alla conferenza sociosanitaria territoriale, con la solennità che merita la condizione straordinaria in cui versa il presidio. Che di chiusura in chiusura si sta avvicinando velocemente al baratro per la mancanza di specialisti. La convocazione urgente dell’assemblea dei primi cittadini ha preceduto la chiusura di Cardiologia, prevista per oggi 31 dicembre 2021, e ha seguito di pochi giorni la lettera dei primari. Per questioni logistiche si è tenuta non più nella sala mensa del presidio ospedaliero ma nel palazzo municipale.

In questa cornice istituzionale, i racconti dei medici hanno fatto le pesanti condizioni in cui sono costretti a lavorare. Dalla lettura di un’altra comunicazione dei direttori , ad opera del primario di chirurgia, Gian Pietro Gusai, che ha messo l’accento sulla necessità di garantire sicurezza dei pazienti e degli operatori, agli interventi degli altri primari, primo tra tutti quello di Maria Luisa Carcangiu che, lacrime agli occhi, ha manifestata l’impotenza dei medici del pronto soccorso di fronte alla critica evoluzione, tutto è servito a tenere alta l’attenzione. «Così – è stato lo sfogo conclusivo della dottoressa Carcangiu – non possiamo andare. Siamo stati lasciati soli” Soluzioni però non se ne intravedono, neanche nell’immediato . “Le prestazioni aggiuntive sulle quali si sta reggendo il nostro ospedale non possono più rappresentare una soluzione, neanche temporaneamente» ha sottolineato il presidente della conferenza e sindaco di Lanusei, Davide Burchi, che ha informato la platea di aver chiesto l’accesso agli atti per conoscere distribuzione dei medici sul territorio isolano al fine di capire se realmente i professionisti manchino o se siano mal distribuiti e concentrati nei poli maggiori di Cagliari e Sassari.

La soluzione a medio termine, secondo quasi tutti i partecipanti intervenuti durante il confrontol, è rappresentata dalla retribuzioni aggiuntive per i medici che scelgono di lavora in Ogliastra. In questo senso si è impegnato il consigliere regionale Salvatore Corrias che si è messo a disposizione della conferenza. Intervento dopo intervento , i sindaci hanno delineato la strategia d’azione: un documento verrà inviato al presidente Christian Solinas con la richiesta di una risposta concreta. Se non dovesse arrivare, l’appuntamento è fissato per il prossimo 5 gennaio in ospedale: in quella data i sindaci occuperanno il Nostra signora della Mercede.©RIPRODUZIONE RISERVATA

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