NUORO. I tagli alla Sanità non risparmiano neppure i più piccoli. A fronte di una popolazione di oltre 1.600 bambini, da zero a sei anni, in città ci sono in servizio soltanto due pediatria titolari, e uno con incarico provvisorio (e contratto in scadenza). La convenzione che regola il rapporto tra pediatri e Asl parla chiaro: prevede che in ogni Comune ci sia un pediatra ogni 600 abitanti di età compresa tra 0 e 6 anni. Il medico può avere in cura un massimo di 800 pazienti anche fino ai 14 anni di età. Motivo per cui il capoluogo barbaricino dovrebbe essere catalogato come “ambito carente”, alla stregua di altri zone della provincia, da mesi senza assistenza.
La situazione ora rischia di precipitare, e a farne le spese saranno i bambini e le loro famiglie che in questi giorni hanno avviato una raccolta firme con l’intento di sollevare il caso, e portarlo all’attenzione dell’assessorato regionale alla Sanità.
«Non è pensabile che ogni volta ci ritroviamo nella stessa situazione, e siamo costretti a cambiare medico dall’oggi al domani – dicono i genitori –. Negli ultimi anni i pediatri titolari andati in pensione sono stati sostituiti con incarichi provvisori, che ora rischiano di non essere riconfermati. La salute dei nostri bambini non può essere paragonata a un semplice calcolo numerico – sottolineano le famiglie –. Più di 800 bimbi, di diversa età e condizione, rischiano di interrompere bruscamente il loro percorso sanitario e rimanere senza un supporto medico, e un importante punto di riferimento. Sembra che a nessuno interessi il disagio enorme che molte famiglie sono chiamate ad affrontare. Non tutte possono permettersi visite a pagamento, oppure spostarsi in altri posti per la visita pediatrica». Alla protesta delle famiglie nuoresi, sollevata già prima dell’estate e proseguita in questi giorni, è seguita quella delle famiglie del cosiddetto “ambito 11”, comprendente i comuni di Posada, Lodè e Torpè. Ambito che la Direzione generale della Sanità regionale, ha inserito nell’elenco delle sedi carenti di pediatra di libera scelta, a seguito del trasferimento della specialista Pierangela Mussinu che, con sede a Posada, aveva in carico anche bambini di Siniscola. Diversi genitori del territorio baroniese, ai quali attualmente viene soltanto data possibilità di scelta a Irgoli, Orosei o Nuoro (il dottor Gesuino Falchi, con ambulatorio a Siniscola, ha raggiunto il massimale di scelte), si dicono pronti a tutto pur di tutelare il diritto alla salute dei loro bambini. (k.s.)
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