BOSA. La variazione del Piano urbanistico comunale che guarda a un utilizzo differente dell’area a sud del quartiere di Santa Caterina, all’ingresso di Bosa dalla statale 129 bis, dopo un lungo e articolato iter da parte di un privato passa da caso amministrativo a giallo. «Propongo il rinvio di questo punto all’ordine del giorno ad altra seduta, perché sono accaduti dei fatti di cui ho già informato carabinieri», esordisce il sindaco Piero Franco Casula quando, nella riunione fissata per venerdì 7 novembre alle 19.30 nell’aula di piazza Carmine, si arriva all’ultimo ed evidentemente scottante argomento.
«Tutti gli atti sono sempre a disposizione dei consiglieri comunali, ma questi documenti vanno trattati con tutta la riservatezza del caso», la premessa di Casula quando si arriva al quarto e delicato punto all’ordine del giorno. I file a cui si riferisce il sindaco, che evidentemente contengono la documentazione tecnica di cui discutere e votare in aula, riguardano una variazione non sostanziale al Puc, ossia la domanda presentata da una società privata. «Questi file, questi dati, sono stati consegnati a un solo consigliere che li ha richiesti, altri non li hanno ritirati, finendo in una chat con duecento contatti», riferisce a denti stretti il sindaco di Bosa.
Mentre in platea il silenzio, e l’imbarazzo, si tagliano a pesanti, palpabili fette. «In un post (della chat precedentemente citata, ndc) c’è chi scrive che su questo argomento avremo agito “A sa cua”, cioè in silenzio. Questo è scorretto, credo che oggi tutti noi non potremo discutere ed esprimere un voto liberamente», la motivazione per la richiesta di rinvio. Respingendo decisamente al mittente una accusa, quella del presunto “silenzio”, rispetto alla quale «chi ha scritto dovrà assumersi le sue responsabilità», il passaggio del primo cittadino che appare richiamare a una qualche azione legale in avvio, se non già formalizzata.
Casula ricostruisce quindi i vari passaggi, dal 2006 ad oggi, di un iter che «ha seguito il percorso degli atti pubblici, di cui i consiglieri sono sempre stati messi al corrente, del quale si è già discusso più volte anche qui in consiglio comunale. Quindi certamente non trattato “A sa cua”», rimarca più volte con forza la fascia tricolore di Bosa.
«Si sta cercando di inquinare il voto di questa assemblea», un altro passaggio del deciso intervento di Piero Franco Casula. Che rimarca infine «la volontà di questa amministrazione, il nostro dovere, è dare risposte, nei limiti imposti dalle leggi, alle legittime domande di cittadini e imprenditori», continua in un passaggio sulla legalità. «Parola di cui in tanti si riempiono la bocca, salvo poi metterla da parte perché ci sono gli interessi di qualcuno?», continua il sindaco Casula, visibilmente irritato per l’accaduto. A queste riflessioni del primo cittadino segue la votazione dell’aula, unanime, di rinvio a venerdì prossimo della variazione al piano urbanistico comunale per Santa Caterina.
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