NUORO. «Nonostante i continui allarmi denunciati dagli agricoltori, peraltro caduti nel vuoto dalla classe politica locale e regionale, non possiamo esimerci da segnalare che i cinghiali continuano nella loro opera distruttiva al Monte Ortobene. Il Comune ci autorizzi a intervenire, almeno noi, con una recinzione». È una denuncia carica di preoccupazione, quella che il presidente del comitato Monte Ortobene Ultima spiaggia, Antonio Costa, fa in queste ore per segnalare lo stato di degrado nel quale si trovano diversi spazi della cima più cara ai nuoresi. E in gran parte ne attribuisce le colpe alla presenza ormai incontrollata di cinghiali. Un fenomeno che anche in città, da tempo, sta diventando sempre più esteso. «Da un mese a questa parte – spiega il presidente del comitato, l’avvocato Costa – anche il cosiddetto prato verde dell’anello in cima al monte, trascurato come tutto il resto, è oggetto delle voraci attenzioni dei cinghiali che, evidentemente, sono riusciti a trovare un varco nella staccionata metallica, anch’essa trascurata da anni nei vari ingressi pedonali, e imperversano danneggiando irrimediabilmente il parco ,ieri sera sono stati avvistati dalle 18.30 in poi. Cosa aspetta il Comune ad intervenire?». E nel folto elenco di danni causati dagli sfuggenti ungulati, il comitato annovera anche le fioriere che tempo fa, grazie alla generosità dei suoi componenti e volontari, lo stesso comitato aveva donato e sistemato in cima al Monte. «Quest’anno – spiega infatti il presidente Costa – i cinghiali hanno distrutto alcune fioriere realizzate dal Comitato hanno devastato tutte le piantine messe a dimora a suo tempo. Siamo disposti, come Comitato, ad intervenire sulla recinzione purché il Comune ci autorizzi ». «Non è più tollerabile assistere a tale scempio senza alcun provvedimento da parte delle istituzioni preposte – aggiunge in conclusione Costa – istituzioni sempre prodighe di programmi per la salvaguardia del nostro monte in campagna elettorale, poi puntualmente disattesi. Intanto, altrettanto impotenti, assistiamo da anni, con l’arrivo delle prime piogge, al dissesto di alcune aree che fiancheggiano la strada provinciale dell’Ortobene, con gravissimo rischio per l’incolumità dei cittadini».
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