NUORO. Il Comune capoluogo alleggerisce i conti con l’eliminazione di alcuni mutui e riconosce dei debiti per espropri e sinistri stradali. Sulle delibere della giunta due giorni fa ha dato il via libera il consiglio comunale. Non nella sua interezza. La minoranza di sinistra, con i consiglieri del Pd, Prevosto e Demurtas, e di Progetto per Nuoro, Bidoni, ha abbandonato la seduta sin da principio, per protestare per la mancata risposta scritta a una serie d’interrogazioni. Prima dei punti dell’ordine del giorno, la discussione su due interrogazioni, presentate dal “civico” Francesco Guccini. La prima sui servizi educativi e ausiliari ai disabili, che non sono iniziati con l’avvio delle lezioni. L’assessora delle Politiche sociali, Fausta Moroni, sul punto ha spiegato di avere già comunicato alle scuole cittadine di poter avviare l’attività, tramite gli operatori della coop sociale aggiudicataria, l’Oltrans service, di Olbia. Garantiranno l’assistenza con gli Oss e gli educatori, in una fascia di età tra i 3 e i 14 anni. «Si parte a oltre un mese dall’inizio delle lezioni – ha spiegato Moroni – perché c’era da definire il nuovo appalto. Altra cosa, si è verificata anche un’anomalia legata all’offerta economica, che andava chiarita». Problemi messi alle spalle. Confermate le 48mila ore di assistenza nel triennio, di cui oltre 15mila per l’anno in corso.
Sempre Guccini, questa volta sull’eliminazione delle barriere architettoniche. Per gli interventi necessari su strade e marciapiedi, ha chiesto il ripristino di un capitolo nel bilancio, già presente durante l’amministrazione del sindaco Pd, Alessandro Bianchi: «Dovrà prevedere – ha chiesto Guccini – la destinazione agli interventi sulle barriere del 10 per cento dell’incasso delle multe stradali, come stabilito dalla legge».
L’ordine del giorno è stato imperniato su provvedimenti finanziari. Prima di tutto per liquidare la verifica del permanere degli equilibri di bilancio. Nell’illustrazione della delibera, l’assessora del Bilancio, Rachele Piras, rimarca il parere positivo dei revisori dei conti, che sono presenti in aula: «Hanno messo in rilievo – spiega Piras – l’assenza di situazioni che possano pregiudicare gli equilibri tra entrate e uscite. Sulle prime – aggiunge – c’è anche la dichiarazione dell’adeguatezza rispetto al bilancio». Fuori dal bilancio corrente, l’assemblea esamina e vota il riconoscimento di circa 900mila euro di debiti, derivanti da recenti sentenze per espropri non saldati e contenzioni di cittadini vittime di incidenti della strada, alla cui base il giudice ha accertato lo stato imperfetto di carreggiate e marciapiedi. L’indennizzo più grosso per degli espropri a Sa terra mala e Preda ‘e istrada, degli anni ‘70. Sulla questione, oltre all’assessora Piras, intervengono i consiglieri di maggioranza Siotto, Boi, Obinu, Guria, Zola, Bonamici e Boeddu. Per tutti si tratta di un voto positivo, ma non immune da disagio, «perché siamo costretti a sanare errori amministrativi del passato, sui quali sarebbe opportuno che i responsabili venissero chiamati a risponderne». I mutui estinti con la Cassa depositi e prestiti ammontano a un milione e 900mila euro. C’è anche una “coda”, di 930mila euro, che la cassa ha chiesto per consentire l’estinzione anticipata.
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