NUORO. L’allarme sul pronto soccorso di Nuoro, uno dei tanti e tutti inascoltati, il 4 agosto scorso ha raggiunto anche il Consiglio regionale. Il direttore facente funzioni del servizio, sentita in commissione sanità, ha sottolineato le criticità di un reparto alle prese con ranghi ridottissimi e le emergenze quotidiane. «La situazione – si legge nel verbale dell’audizione – è drammatica innanzitutto per quanto riguarda l’organico che è di 18 medici ma solo 8 sono in servizio».
«Un medico – viene riportato ancora nel documento messo a verbale – è stato prestato da medicina e uno dalla Croce rossa ma solo uno dei due è un medico strutturato al quale possono essere assegnati casi gravi. Il vero problema – riporta ancora il documento che dà conto di quanto succedeva al San Francesco già in estate – nasce dalla difficoltà di gestire più codici rossi temporaneamente».
Spesso – è questa è cronaca – è accaduto che nel giro di poco tempi si siano riversati nel pronto soccorso del San Francesco, dove a lavorare sono solitamente due medici per turno a fronte dei quattro previsti, sino a cinque codici rossi.
Da quella richiesta d’aiuto, perché così si doveva interpretare, sono passati diversi mesi ma nulla è stato fatto. La situazione, diventata insostenibile per l’accumularsi di riposi mancati e turni massacranti, ha indotto i sette medici del pronto soccorso ad un gesto davvero senza precedenti: le dimissioni in blocco. Peraltro ancora non ritirate. (giusy ferreli)
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