BOSA. La Guardia costiera di Bosa, dopo le segnalazioni di numerosi cittadini per un gommone in secca sulle rocce dell’isola Rossa, ha avviato per ore ricerche a terra e in mare. Ma i diportisti approdati sul lato a ovest dalla storica torre che domina la baia di Bosa Marina e la foce del Temo erano fortunatamente in salvo. Per il proprietario del gommone è scattata però una sanzione da duecento euro. Ha un lieto fine l’avventura di due turisti che nella serata di domenica sono usciti in gommone e, per una avaria del motore, al rientro hanno trovato approdo di fortuna all’interno della piccola baia dell’isola Rossa.
Il natante è stato notato lunedì mattina da diverse persone, che hanno allertato preoccupate la Guardia Costiera di Bosa. Tra le ipotesi fatte in città, anche quella che si trattasse di un mezzo utilizzato dai migranti e arrivato a Bosa chissà come.
Nulla di tutto questo è stato poi accertato dai militari del Circomare al comando del tenente di vascello Fabrizio Frascella, che dopo l’ispezione al gommone e l’impossibilità di risalire al proprietario, hanno avviato le ricerche di potenziali dispersi visto che nessuna segnalazione era arrivata alla sala operativa nelle ore precedenti. Il proprietario del gommone si è presentato per recuperare il natante nel pomeriggio di lunedì e solo allora è stato possibile mettere la parola “lieto fine” alla vicenda. L’uomo era uscito insieme ad un amico ma nella serata di domenica non era riuscito a rientrare in porto.
Il gommone è stato trasportato dalla corrente a ridosso dell’isola Rossa e li i diportisti sono riusciti a tirare in secca il natante. Per il proprietario, valutata la situazione, è scattata una sanzione di oltre duecento euro per il “posteggio” sul suolo demaniale. (al.fa.)
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