MACOMER. «È stato un incontro molto positivo e proficuo». Commentano così, in una nota condivisa, i primi cittadini di Borore e Macomer al termine dell’atteso confronto con il nuovo commissario liquidatore del consorzio industriale di Tossilo. Lunedì mattina, negli uffici dell’ente consortile, il sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu, accompagnato dai suoi assessori Gianfranco Congiu e Andrea Rubattu, e il sindaco di Borore Salvatore Ghisu, accompagnato dal suo vice Alessandro Porcu, hanno dialogato a lungo con Marco Naseddu, il funzionario regionale incaricato dalla giunta Solinas di portare a compimento il percorso liquidatorio del Consorzio macomerese. Sul tavolo, il superamento della fase commissariale e il passaggio di gestione dell’area industriale ad un nuovo soggetto costituito dai due comuni del Marghine.
«Il commissario – fanno sapere i due primi cittadini – ha delineato le non semplici problematiche gestionali, non trascurando di individuare i percorsi tecnico/amministrativi necessari a garantire, in tempi certi e rapidi, la chiusura della fase liquidatoria ed il conseguente superamento della fase commissariale che ormai, per situazioni diverse, è in atto da oltre 10 anni. L’impegno è stato quello di definire, in tempi brevi, le partite di chiusura, in pareggio, dei conti di bilancio e di salvaguardia del patrimonio e degli asset strategici dell’area industriale, per delineare la piena e operativa governance da affidare subito dopo ai comuni di Macomer e Borore, i quali interloquiranno in questo percorso con altri soggetti territoriali, a partire dall’Unione di Comuni del Marghine, Cciaa, Confindustria Nuorese, che verranno coinvolti in prospettiva della nuova gestione».
Dopo un lungo periodo di stallo decisionale, pare dunque che la complessa partita Tossilo si appresti ad entrare nel vivo. L’avvio delle interlocuzioni con il delegato regionale, attesa da tempo, è stata accolta positivamente dai sindaci Succu e Ghisu. L’obiettivo finale, il cui esito non è ovviamente scontato, dovrebbe essere quello di riorganizzare il sito industriale attraverso una gestione a guida locale. Per farlo sarà necessario sciogliere molti nodi, a partire innanzitutto da chi si accollerà il costo dell’operazione. La partita dentro la partita resta ovviamente l’avvio e la gestione del nuovo impianto di incenerimento di rifiuti, al cui percorso si legano le sorti della partecipata Tossilo Spa e dei suoi lavoratori, ancora tutte da affrontare. All’entrata in funzione del termovalorizzatore si connette infine l’ipotesi di creare, attingendo dai fondi del Pnrr, una sorta di distretto energetico.
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